da admin | Ott 26, 2015 | Archivio Articoli
[vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row][vc_row full_width=”” parallax=”” parallax_image=””][vc_column width=”1/1″][vc_gallery type=”nivo” interval=”3″ images=”1629,1630,1631,1632,1633,1634,1635,1636,1637,1638,1639,1640″ onclick=”link_no” custom_links_target=”_self” img_size=”large”][/vc_column][/vc_row][vc_row full_width=”” parallax=”” parallax_image=””][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]Il Sottosegretario del Ministero della Giustizia Cosimo Maria Ferri ha visitato questa mattina la Casa Circondariale femminile di Rebibbia in occasione dell’inaugurazione di una Tensostruttura realizzata dall’Associazione “A Roma, Insieme Leda Colombini”,grazie al finanziamento da parte della Fondazione Prosolidar Onlus.
A margine della cerimonia, Ferri ha dichiarato: “voglio ringraziare l’Associazione “A Roma Insieme Ledia Colombini” per l’iniziativa e per l’impegno dimostrato in questo importante progetto e la Fondazione Prosolidar Onlus per aver reso possibile l’apertura di questa struttura e per l’attenzione al nobile risvolto sociale che essa determina. La creazione di questo spazio si rivolge nella giusta direzione e contribuisce ad umanizzare la detenzione delle donne, facilitando gli incontri con i loro figli in ambienti adeguati ed accoglienti. È indispensabile procedere nel cambiamento culturale intrapreso, affinché possano essere raggiunti importanti risultati dal punto di vista della rieducazione e del reinserimento. Il fattore dell’affettività in carcere non deve essere assolutamente sottovalutato, poiché garantisce al detenuto una finestra con il mondo esterno e permette a quest’ultimo di avere una speranza che possa guidarne il cammino verso il totale e completo reinserimento nella società. Dobbiamo al tempo stesso tutelare soggetti deboli e senza alcuna colpa, come i figli di queste detenute, affinché possano avere uno spazio per incontrare la propria madre e passare del tempo insieme in tutta tranquillità. È necessario l’impegno di tutti per garantire una sicura ed efficace tutela dei rapporti tra i detenuti e la propria famiglia, con il coinvolgimento delle reti territoriali e degli operatori che svolgono la propria funzione all’interno e all’esterno della struttura stessa. La famiglia ha un ruolo e una funzione sociale centrale nel percorso rieducativo e l’iniziativa che siamo qui ad inaugurare segna un importante passo in avanti. I figli di queste detenute devono poter incontrare la propria madre e dare il loro abbraccio a queste donne che stanno pagando per i propri sbagli. Sono certo che questi incontri serviranno anche alle madri per prendere coscienza di ciò che li aspetta alla loro uscita e per seguire convintamente un percorso riabilitativo. Il Governo si è impegnato per cambiare la visione del carcere e rendere la detenzione, un’occasione di riflessione, di ripensamento e di pentimento e non un luogo di sovraffollato, caratterizzato da trattamenti degradanti e ozio, senza una reale finalità di rieducazione. I risultati dei nostri sforzi sono sotto agli occhi di tutti, anche se siamo consapevoli che possa essere fatto ancora molto. Ripartiamo da queste giornate e investiamo di più sulla positiva funzione sociale che deve garantire il carcere.”[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
da admin | Ott 23, 2015 | Archivio Articoli
[vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row][vc_row full_width=”” parallax=”” parallax_image=””][vc_column width=”1/1″][vc_gallery type=”nivo” interval=”3″ images=”1615,1614,1613,1612,1610″ onclick=”link_no” custom_links_target=”_self” img_size=”large”][/vc_column][/vc_row][vc_row full_width=”” parallax=”” parallax_image=””][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]
E’ stata inaugurata questa mattina la tensostruttura donata dalla fondazione Prosolidar al carcere di Rebibbia, attraverso l’associazione A Roma Insieme Leda Colombini che da oltre 20 anni opera all’ interno del carcere per le donne detenute, madri ( solo 7 in questo momento per fortuna) e non ( le restanti 293).
L’iniziativa promossa dall’Associazione è preziosa – fa capire una delle educatrici che lavorano a stretto contatto con le donne – perché offre alle detenute, in maggioranza rom, occasioni di confronto e di conoscenza della realta’ che esiste al di fuori del loro mondo, attraverso corsi di formazione, cineforum, ma anche attraverso il gioco o lo sport che le portano in molti casi a crearsi una nuova identità e la voglia di integrarsi nella società una volta uscite dal carcere”. Dello stesso avviso la direttrice del carcere, Ida Del Grosso che ha tenuto a ringraziare A Roma Insieme e la Prosolidar, “senza la quale il nuovo spazio coperto adibito alla “socialità” all’interno del carcere non sarebbe mai esistito”.
Leggi il COMUNICATO STAMPA
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
da admin | Ott 20, 2015 | Archivio Articoli
[vc_row full_width=”” parallax=”” parallax_image=””][vc_column width=”1/1″][vc_gallery type=”nivo” interval=”3″ images=”1594,1621″ onclick=”link_no” custom_links_target=”_self” img_size=”800×600″][/vc_column][/vc_row][vc_row full_width=”” parallax=”” parallax_image=””][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]
Una tensostruttura di 120 mq nella Casa Circondariale Femminile di Rebibbia dove le detenute e le madri detenute con i loro piccoli figli, potranno muoversi in libertà
Il 22 ottobre p.v. alle ore 11.00 sarà la stessa direttrice di Rebibbia, Ida Del Grosso, insieme alla presidente dell’Associazione, Gioia Cesarini Passarelli, al presidente della Fondazione Prosolidar Onlus, Giancarlo Durante accompagnato dal vice presidente, Agostino Megale e al segretario generale, Ferdinando Giglio, a tagliare il nastro del nuovo spazio coperto che contribuisce a fare di Rebibbia femminile un carcere modello. Uno spazio dove tutte le associazioni che operano all’interno del carcere, oltre ad “A Roma, Insieme – Leda Colombini”, potranno organizzare corsi, incontri, seminari, tesi a facilitare il recupero umano e culturale delle detenute (300 quelle attualmente presenti a Rebibbia) nel rispetto dell’articolo 27 della Costituzione. Il progetto, presentato dai volontari dell’Associazione è stato condiviso in pieno dalla Fondazione, costituita da tutte le organizzazioni sindacali del settore del credito insieme alle imprese aderenti all’Abi e all’Abi stessa. “Non abbiamo avuto esitazioni a finanziare l’iniziativa che ci è stata presentata da “A Roma, Insieme – Leda Colombini” con 60 mila euro – dice il presidente di Prosolidar, Gianluca Durante – poiché ci è sembrato importante in questi tempi difficili nel settore carcerario, contribuire ad alleggerire il carico di tensione cui sono sottoposte le donne detenute, specialmente quelle che hanno al loro interno anche i figli piccoli che potranno avere uno spazio per giocare al caldo anche nei mesi freddi”.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
da admin | Set 4, 2015 | Archivio Articoli
[vc_row full_width=”” parallax=”” parallax_image=””][vc_column width=”1/1″][vc_accordion collapsible=”yes” disable_keyboard=””][vc_accordion_tab title=”POLITICA”][vc_column_text]
[/vc_column_text][/vc_accordion_tab][vc_accordion_tab title=”GIURISPRUDENZA”][vc_column_text]
[/vc_column_text][/vc_accordion_tab][vc_accordion_tab title=”REGIONI”][vc_column_text]18. Sicilia: immigrati tutti criminali? Falso, i dati che inchiodano gli sciacalli di Serena Giovanna Grasso Quotidiano di Sicilia, 3 settembre 2015 Fondazione Leone Moressa: nell’Isola i detenuti stranieri rappresentano solo il 19,9% del totale. In Sicilia appena un reato …[/vc_column_text][/vc_accordion_tab][vc_accordion_tab title=”TERRITORI”][vc_column_text]
[/vc_column_text][/vc_accordion_tab][vc_accordion_tab title=”AFFARI SOCIALI”][vc_column_text]
26. Immigrazione: il bimbo morto che scuote l’Europa di Enrico Franceschini La Repubblica, 3 settembre 2015 L’immagine drammatica di un piccolo siriano trovato sulla spiaggia turca di Bodrum fa il giro del mondo I siti dei giornali inglesi la …
[/vc_column_text][/vc_accordion_tab][vc_accordion_tab title=”ESTERI”][vc_column_text]
[/vc_column_text][/vc_accordion_tab][vc_accordion_tab title=”DOCUMENTI”][vc_column_text]– Ministero della Giustizia: detenuti presenti e condannati in misura alternativa al 31 agosto 2015 (pdf)[/vc_column_text][/vc_accordion_tab][vc_accordion_tab title=”INIZIATIVE”][vc_column_text]
– Teatro del Pratello: “Utili teatri dell’inutile. Studio di visioni e sogni” – pdf (Bologna, 4 settembre 2015)
– Convegno. “La violenza e i suoi linguaggi. Chi rompe paga. Chi rompe paga?” – pdf (Torino, 29-30 settembre 2015)
[/vc_column_text][/vc_accordion_tab][/vc_accordion][/vc_column][/vc_row]
da admin | Ago 25, 2015 | Archivio Articoli
[vc_row full_width=”” parallax=”” parallax_image=””][vc_column width=”1/1″][vc_empty_space height=”32px”][/vc_column][/vc_row][vc_row full_width=”” parallax=”” parallax_image=””][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]
La scomparsa di Bruno Benigni ci colpisce profondamente. Figura significativa di Amministratore Pubblico, ha dato un forte contributo alla sua regione Toscana e al Paese, Per la definizione di leggi regionali e di regole che costituiscono le basi di un moderno Stato Sociale.
Insieme a Leda Colombini, la fondatrice della nostra associazione, ha animato le iniziative anche attraverso l’istituzione della consulta per la salute dei detenuti, affermando diritti e dignità nel mondo delle carceri.
Significativi gli apporti di Bruno Benigni alla battaglia ancora non definitivamente vinta del superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.
A Roma, Insieme ricorda con rimpianto e grande simpatia questa bella figura di uomo pubblico e amministratore integerrimo e generoso.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
da admin | Lug 24, 2015 | Archivio Articoli
[vc_row full_width=”” parallax=”” parallax_image=””][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]” Prendiamo atto con grande soddisfazione dell’annuncio fatto da Poste Italiane questa mattina in una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il ministro della Giustizia,Andrea Orlando della prossima apertura a Roma della prima casa famiglia protetta per le detenute madri e i loro figli”.
A parlare è la presidente dell’Associazione A Roma Insieme, Leda Colombini che da oltre vent’anni si occupa dei bambini ” detenuti” in carcere e delle problematiche delle loro madri.
Uno dei due progetti cui darà vita entro la fine di quest’anno – Poste Insieme Onlus secondo quanto ha riferito dalla stessa presidente di Poste, Luisa Todini, è quello di realizzare la prima casa famiglia protetta prevista dalla legge del 2011 , rimasta finora tristemente inattuata . La struttura ospitera’ a Roma le detenute madri con i loro figli. La ” magnifica ossessione” della nostra fondatrice, Leda Colombini, che “nessun bambino varchi piu’ la soglia di un carcere” sembra stia davvero per realizzarsi – contiua la Passarelli -grazie anche alla sinergia che e’ stata costituita dal senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per i diritti umani del Senato e dall’ assessore ai servizi sociali di Roma, Francesca Danese, supportata anche dal presidente del municipio dell’Eur, Andrea Santoro, dove si trova la struttura sottratta alla mafia. La casa verra’ ristrutturata grazie ai 150 mila euro messi a disposizione da Poste Onlus. Al finanziamento della gestione dovra’ provvedere lo stesso Comune con altre risorse, dopo aver emanato un bando a cui potranno partecipare le onlus specializzate in questo settore. “Dal canto nostro – ha concluso la presidente Gioia Passarelii mettiamo a disposizione la nostra esperienza sul campo, dopo oltre vent’anni passati a tutelare in prima linea i diritti dei bambini da 0 a 3anni “detenuti” con le loro mamme senza alcuna colpa. Vigileremo perche’ i tempi annunciati siano effettivamente rispettati e perché la struttura, una volta realizzata, possa realmente funzionare per dare un’opportunita’ di recupero a chi ha sbagliato”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]