Chi tutela chi è privato della libertà?

Seria preoccupazione e motivato allarme.
Usiamo a ragione queste parole per giudicare la situazione, da tempo determinatasi, del sostanziale non regolare funzionamento degli Uffici del Garante Nazionale dei Diritti dei Detenuti e delle Persone sottoposte a limitazione delle libertà personali.
Ci richiamiamo a quanto pubblicato da varie testate circa le dimissioni, avvenute e preannunciate, di alcuni titolari di rilevanti funzioni appartenenti all’ufficio del Garante Nazionale. Dimissioni motivate dall’impossibilità a svolgere i delicati compiti assegnati.
Ad oggi la relazione annuale, cui per statuto e indicazione legislativa il Garante Nazionale è tenuto a redigere e rendere pubblica, non è conosciuta. Per tradizione, tale documento risulta essere di primaria rilevanza per la conoscenza delle tendenze e delle problematiche emergenti nelle realtà carcerarie.
E sappiamo quanto l’attuale realtà rappresenti un punto drammatico per tutto il Paese.
Ci rivolgiamo alla Presidente del Consiglio dei Ministri, On.Giorgia Meloni, al Ministro della Giustizia Nordio, ai Presidenti delle Commissioni Giustizia della della Camera e del Senato e a ciascuno dei relativi membri, affinché, nel pieno rispetto delle regole costituzionali e delle responsabilità di ciascuno, queste gravi disfunzioni ed inammissibili ritardi siano subito affrontati e superati.
Non dimentichiamo certo le ragioni (risalenti a circa dieci anni fa) che spinsero una pluralità di soggetti a salutare positivamente l’ingresso, nell’ordinamento italiano, dell’istituto del Garante. La nostra associazione era una di quelle voci ed oggi lo è in modo ancor più convinto.
Le volontarie e i volontari di “A Roma Insieme – Leda Colombini ODV”

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CONTRARI AL DL SICUREZZA

L’Associazione A Roma Insieme – Leda Colombini ODV esprime con convinzione la propria contrarietà al recente “Decreto Sicurezza”, approvato in via definitiva dal Parlamento. Riteniamo profondamente sbagliata l’idea che l’unica risposta ai problemi sociali e di sicurezza sia l’aumento dei reati e delle aggravanti.

Come realtà indipendente, non legata ad alcun partito politico, intendiamo da oggi portare avanti una chiara e pacata azione di informazione spiegando le ragioni della nostra opposizione a questo provvedimento. Ci preme anche esprimere tutto il nostro sconcerto per le dichiarazioni dell’onorevole Berrino (Fratelli d’Italia) che ha usato parole gravi, offensive e inaccettabili che riportiamo testualmente “Le donne che fanno figli per poter rubare non sono degne di farlo”

La nostra risposta è semplice e diretta: pensavamo di aver fatto dei passi avanti nella realizzazione dell’obiettivo della nostra associazione ma così evidentemente non è e, anzi, siamo tornati indietro. Continueremo, quindi, a lavorare ogni giorno, insieme a tante altre persone, per sostenere con serietà e trasparenza i bambini e le bambine in difficoltà e le loro madri. Lo facciamo con rispetto, senso di giustizia ed educazione ai valori della legalità

Auguri di buona pasqua!

Con il cuore e lo sguardo sempre rivolto ad un mondo solidale da costruire insieme
vi auguriamo una serena Pasqua
Le volontarie e i volontari di A Roma, Insieme-Leda Colombini

Natale con il caffè

Anche quest’anno, nella giornata di venerdì 20 dicembre, abbiamo consegnato alle donne detenute presso la Casa Circondariale di Rebibbia Femm. le confezioni di caffè. Un piccolo ma simbolico dono natalizio che è stato possibile realizzare grazie al contributo delle donazioni di chi segue da anni, con affetto e condivisione, il nostro impegno solidale.

Ringraziamo di cuore tutte e tutti coloro che hanno partecipato!

C.S. Sulle proposte del DDL in materia di sicurezza

E’ nostro dovere non far mancare la nostra partecipazione ad un chiaro giudizio sul

merito e le finalità del provvedimento sulle pene, emanato in questi giorni a firma

del Ministro Nordio e in corso di esame presso un ramo del Parlamento.

 

Ristretti Orizzonti sulla vicenda fornisce un’ampia panoramica.

 

La nostra è una valutazione motivata di piena delusione e di ampio sconcerto.

Non ci aspettavamo certo una linea di intervento che, a fronte dei dati drammatici

sui suicidi e gli atti di autolesionismo delle persone ristrette e del personale addetto

alla sorveglianza (54 dal primo gennaio di questo anno), in modo deciso e risoluto

stabilisse un punto fermo di svolta.

 

Rispetto alla disponibilità ed organizzazione delle attuali strutture in grado di

ospitare 47.000 detenuti, le persone ristrette oggi ammontano ad oltre 61.000 .

La vita nelle carceri si è fatta insostenibile ed il caldo di questa stagione estiva

rende il trascorrere delle ore del giorno e della notte un vero tormento.

 

Non si pretendeva che all’improvviso il governo avanzasse una proposta di amnistia

o di indulto, nonostante il tema sia attuale. Ma un minimo di misure che accorcino i

tempi per il fine pena accelerando procedure e percorsi, al fine di consentire forme

alternative al carcere per una serie di reati che prevedano sanzioni alternative al

carcere, questo SÌ!

 

Il provvedimento adottato, e su cui il Governo insiste pervicacemente nella

direzione sbagliata, è solo capace di produrre nuove tensioni come i fatti di questi

giorni e di queste ore nelle carceri di Roma e di vari altri istituti penitenziari del

Paese, stanno ad indicare.

 

È di oggi lo stato di tensione nell’istituto minorile di Casal del Marmo di Roma.

Per non parlare della misura, questa sì odiosa e che sa di provocazione, dell’abolizione dell’obbligo del rinvio dell’esecuzione custodiale in carcere per

madri incinta o con prole di età inferiore all’anno.

 

Sollecitiamo che l’appello teso ad impedire l’approvazione del provvedimento,

così come è stato concepito, raggiunga l’attenzione di tante cittadine e cittadini, che

a prescindere dall’orientamento politico di ciascuno, riconoscano la negatività e la

meschinità delle intenzioni dei proponenti.

 

Denunciamo in pari tempo i costi, in termini di rispetto dei diritti e di garanzie per

le persone ristrette, rappresentati dalla periodica rotazione della funzione dei

Magistrati di Sorveglianza operanti all’interno di Rebibbia femminile che

impedisce, alle persone ristrette, di avvalersi delle facoltà che lo stesso ordinamento

penale prevede a suo favore.

Festa del tesseramento 2024

Care amiche e cari amici,

domenica 25 febbraio p.v. alle ore 18.00 vi aspettiamo, presso la nostra sede in Via Sant’Angelo in Pescheria n. 35/A,  per la Festa del Tesseramento 2024

Alle ore 19.00 avrà inizio il reading teatrale  “Detenuti a cielo aperto”:

“Ci sono persone detenute, chi con una condanna da scontare, chi in attesa di un processo

e poi ci sono i familiari, persone che sono detentute per metà:

madri, padri, figle, figli, fratelli, sorelle, amici e amiche che nonostante siano fuori vivono secondo i tempi, i ritmi, le norme del carcere.

Colloqui, pacchi, file, perquisizioni, porte che si chiudono alle spalle di coloro che vivono l’assenza dei propri cari detenuti.

Uno sguardo dentro l’umanità sconosciuta ai più che pur ci appartiene.”

Le ore passate assieme saranno allietate da un piccolo rinfresco.

Vi chiediamo di passar parola ad amici e amiche, familiari e conoscenti e di diffondere più che potete!

Un sentito grazie a tutte e tutti e speriamo di vedervi quel giorno in tante e tanti! 🙂