Festa del tesseramento 2024

Care amiche e cari amici,

domenica 25 febbraio p.v. alle ore 18.00 vi aspettiamo, presso la nostra sede in Via Sant’Angelo in Pescheria n. 35/A,  per la Festa del Tesseramento 2024

Alle ore 19.00 avrà inizio il reading teatrale  “Detenuti a cielo aperto”:

“Ci sono persone detenute, chi con una condanna da scontare, chi in attesa di un processo

e poi ci sono i familiari, persone che sono detentute per metà:

madri, padri, figle, figli, fratelli, sorelle, amici e amiche che nonostante siano fuori vivono secondo i tempi, i ritmi, le norme del carcere.

Colloqui, pacchi, file, perquisizioni, porte che si chiudono alle spalle di coloro che vivono l’assenza dei propri cari detenuti.

Uno sguardo dentro l’umanità sconosciuta ai più che pur ci appartiene.”

Le ore passate assieme saranno allietate da un piccolo rinfresco.

Vi chiediamo di passar parola ad amici e amiche, familiari e conoscenti e di diffondere più che potete!

Un sentito grazie a tutte e tutti e speriamo di vedervi quel giorno in tante e tanti! 🙂

Festa della donna 2024

Carissime amiche e carissimi amici,

anche quest’anno in occasione della festa della donna dell’8 marzo vorremmo donare a tutte le donne del carcere di Rebibbia – che ad oggi sono circa 350 – del materiale da cancelleria, così da poter contribuire alla corrispondenza tra chi è “dentro” e chi è “fuori”, comunicazione di fondamentale importanza al mantenimento dei rapporti affettivi.

Abbiamo già raccolto gran parte di quanto cercavamo mancano ancora:

  • n. 200 penne blu o nere – del tipo Bic trasparenti (le uniche consentite)
  • n. 200 quadernoni a righe  – 20×30

 Il materiale potrà essere portato direttamente qui in sede, in via Sant’Angelo in Pescheria 35/A, i lunedì e mercoledì dalle 10.30 alle 14.00 e i venerdì dalle 10.30 alle 15.00 entro e non oltre venerdì 1° marzo p.v..

Per concordare l’appuntamento potete anche telefonare allo 06 68136052

Sono anche gradite donazioni tramite bonifici bancari con causale ” donazione Festa della donna”. 

Associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini ODV” Via Sant’Angelo in Pescheria 35 – 00186 Roma – Italia Tel/Fax +39 06 68136052
C.F. 96219460589

BANCA Monte dei Paschi di Siena – AGENZIA N. 7 Via Tuscolana 316 Roma Codice IBAN: IT 34 X 01030 03207 000002318743
BIC PASCITM1RM7

Intestato a: A Roma, Insieme – Leda Colombini ODV C/C n. 23187.43

 

Vi ringraziamo in anticipo per tutto l’impegno che vorrete porre.

La Presidente

Giovanna Longo

Appello per la sentenza n. 10/2024 della Corte Costituzionale

A seguito dell’importante sentenza n. 10/2024 della Corte Costituzionale relativa al diritto all’affettività della persona detenuta, di seguito il nostro comunicato:

APPELLO AFFINCHÈ SI DIA SEGUITO COERENTE ALL’IMPORTANTE SENTENZA DELLA

CORTE COSTITUZIONALE

“ A Roma, Insieme – Leda Colombini ODV” con le sue volontarie e volontari, da decenni operanti

all’interno degli istituti penitenziari di Roma, si uniscono alle numerose voci di profondo

apprezzamento per la recentissima sentenza n. 10 del 2024 della Corte Costituzionale.

Parliamo del diritto all’affettività ed alla sessualità delle persone che sono detenute all’interno

delle carceri.

Quanto statuito ed indicato da detta sentenza significa un reale riconoscimento dei diritti

fondamentali della persona ristretta in carcere.

La sentenza giunge dopo che, per anni, sul tema ci sono stati a livello normativo nazionale

tentativi via via bloccati o deviati, con il risultato di una inerzia sul piano ordinamentale.

É sotto gli occhi di tutti la situazione odierna: 63,000 persone detenute, 14 suicidi nei primi 26

giorni dell’anno 2024.

Le carceri vivono un momento molto difficile

Con la sentenza di questi giorni l’Italia può accorciare le distanze che la separano dalla maggior

parte dei Paesi europei e da quanto indicato, negli anni, dalla CEDU.

Da tempo in molti di questi Paesi è disciplinato in modo concreto l’esercizio delle persone

detenute ad avere rapporti riservati con la famiglia, rapporti affettivi ed intimi con il coniuge, con

la parte dell’unione civile, con la persona riconosciuta come partner, ( “Parloirs Familiaux” in

Francia, “Comunicaciones Intimas” in Spagna, “Die Langzeitbesuch” in diversi paesi della

Germania)

Quanto statuito dalla sentenza della Corte Costituzionale non deve restare un

“richiamo”autorevole” ma nella sostanza inefficace.

In un passaggio la sentenza recita “…La Corte auspica un’azione combinata del Legislativo,

della Magistratura di Sorveglianza e dell’Amministrazione Penitenziaria, ciascuna per le rispettive

competenze, affinchè con la gradualità, eventualmente necessaria, questo svolgimento abbia il

suo corso.

“ A Roma, Insieme Leda Colombini ODV”,dichiara il suo immediato impegno a dare un

contributo alla realizzazione di quanto stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale.

Roma, 29 gennaio 2024

Buon compleanno Leda 10.01.2024

“Ero piccola quando l’ho conosciuta. Avevo appena 18 anni ed ero in carcere con la mia prima figlia. Leda aveva un modo suo di farci capire che voleva aiutare noi quanto i bambini. Ci voleva bene, credo ci volesse veramente del bene”.
Behara
Oggi, 10 gennaio, sarebbe stato il tuo compleanno cara Leda e oggi, come sempre e più di sempre, ci è prezioso il tuo ricordo e la tua lucida determinazione.
Affinché nessun bambino varchi più la soglia di un carcere.
I volontari e le volontarie di A Roma Insieme

NO al pacchetto sicurezza

 No al pacchetto sicurezza

Appello alle forze parlamentari contro il disegno di legge recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario.

Le sottoscritte organizzazioni della società civile impegnate per la promozione del rispetto dei diritti umani lanciano un appello urgente affinché il Parlamento non adotti il “pacchetto sicurezza” governativo presentato pubblicamente a fine novembre. Un provvedimento che, ancora una volta, prevede la creazione di nuove fattispecie di reati nonché l’aumento significativo di sanzioni penali e pecuniarie per condotte delittuose già previste dal nostro ordinamento.

Nella giornata mondiale che ricorda il 75esimo anniversario dell’adozione della Dichiarazione universale sui diritti umani, e alla vigilia della revisione periodica universale che vedrà la Repubblica italiana scrutinata dal Consiglio sui diritti umani delle Nazioni unite nel 2024, riteniamo che quanto proposto dal Governo vada nella direzione diametralmente opposta da quanto deciso dalla Comunità internazionale il 10 dicembre 1948.

Infatti, tra i principi che ispirarono quella Dichiarazione adottata all’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale ci sono la non-discriminazione e la proporzionalità delle pene; buona parte di quanto contenuto nello schema governativo rappresenta una grave violazione dello spirito della Dichiarazione universale e della lettera dei Patti internazionali sui diritti umani che l’Italia ha ratificato oltre mezzo secolo fa.

In una fase storica in cui, secondo quanto affermato dal Primo Presidente della Corte di Cassazione all’inizio del 2023, l’Italia registra una costante diminuzione di reati – pur con la grave eccezione dei femminicidi – perseguire un approccio prevalentemente, se non esclusivamente, basato sulla pervasività di norme penali piuttosto che sul tentativo di affrontare problemi con appropriate risposte socio-economiche e culturali, che metterà una volta di più in crisi i diritti umani, civili e politici di tutti e tutte e la legalità costituzionale, nonché il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia.

Le organizzazioni della società civile italiane che condividono questo appello non si sono mai sottratte al confronto e all’elaborazione di proposte di governo di fenomeni complessi e delicati come sono quelli che riguardano le persone private della libertà, dei migranti, delle minoranze, delle vittime delle mafie o dell’usura fino al diritto a manifestare il proprio pensiero pubblicamente o nei luoghi di reclusione.

Restiamo come sempre a disposizione per quanto collettivamente o singolarmente ci compete e interessa per affrontare punto per punto le questioni che il Governo ritiene meritino modificazioni legislative, ma affermiamo con forza che nessuna delle questioni trattate nell’articolato può essere affrontata con misure che comportano la violazione di diritti fondamentali e in particolare dei soggetti socialmente più fragili. Diciamo no alla sostituzione di necessarie politiche sociali con norme penali pervasive e sanzioni sproporzionate.

Affermiamo inoltre che tale scambio di analisi e proposta deve avvenire in modo trasparente e di merito e non di critica ex-post a decisioni già prese che poco attengono alla sicurezza nazionale.Oggi ci appelliamo alle forze presenti in Parlamento perché non passino al voto su queste norme, inemendabili, contrarie ai diritti umani e ai principi costituzionali e manifestiamo da subito la nostra disponibilità a un confronto prima e durante il dibattito parlamentare.

Organizzazioni promotrici

24marzo Onlus, A Buon Diritto Onlus, Arcat, Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, Arci aps, A Roma Insieme – Leda Colombini ODV, Associazione Antigone, Associazione Comunità il Gabbiano odv, Associazione Comunità San Benedetto al Porto, Associazione Luca Coscioni, Associazione per il rinnovamento della sinistra, Associazione Yairaiha ETS, CGIL, Ci siamo anche noi, Cittadinanzattiva Aps, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza – CNCA, Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Dedalus cooperativa Sociale, Encod Italia, Famiglie in rete, Fondazione Gruppo Abele onlus, Forum Droghe, Forum per il Diritto alla Salute, Greenpeace Italia, Itardd aps, L’Isola di arran ODV, la Società della Ragione, la Fraternità, LILA – Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS, Loscarcere Odv, Lunaria, Medicina Democratica ETS, Meglio Legale, Popolazione carceraria Patrie galere, Rete degli Studenti Medi, Rete della Conoscenza, Ristretti Orizzonti, Sapereplurale APS Torino, Sbarre di Zucchero, Sbilanciamoci, Società Informazione – Diritti Globali Onlus, Ufficio Garante dei detenuti Comune Livorno, Ufficio Garante dei detenuti Comune Milano, Filo Rosso, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari, Università della Strada – Gruppo Abele, Zarapoti Società Cooperativa Sociale.