Leda Colombini 6 dicembre 2023

Fabbrico, 10 gennaio 1929 – Roma, 6 dicembre 2011

In occasione dell’anniversario della morte di Leda Colombini, la ricordiamo con questo breve estratto in cui traspare tutta la sua determinazione e speranza verso un futuro diverso: senza più bambini in carcere.

Con infinita gratitudine,
le volontarie e i volontari di A Roma Insieme

 

13° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della CRC in Italia

INFANZIA E ADOLESCENZA

L’allarme del Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia: “I diritti mancati di una generazione sospesa tra sogni e incertezze”

 

21 novembre 2023 – In occasione della giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza il Gruppo CRC pubblica il 13° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della CRC in Italia (13° Rapporto CRC), presentato oggi nel corso di un evento online aperto dall’intervento della Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.

L’evento, dal titolo “I diritti mancati di una generazione sospesa tra sogni e incertezze”, si pone l’obiettivo di creare un momento di dialogo che coinvolgerà i differenti livelli di governance protagonisti delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza. Numerose le testimonianze “dal campo” raccontate dalla voce degli operatori delle associazioni facenti parte del Gruppo CRC che ogni giorno, da differenti contesti e territori, lavorano con e per i ragazzi e le ragazze.

Sarà questa anche l’occasione per presentare il 13° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della CRC in Italia – 13° Rapporto CRC, redatto nel corso di questi ultimi mesi dalle oltre 100 associazioni parte del Gruppo CRC e appena pubblicato. Il Rapporto fornisce come sempre una panoramica completa di tutti i diritti riconosciuti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC), raggruppandoli in 10 capitoli e 46 paragrafi. Dall’analisi proposta dal Rapporto emerge in modo inequivocabile l’importanza di fornire risposte adeguate uscendo dalla logica degli interventi per singoli “settori” e avviando un processo di ricomposizione in grado di promuovere il benessere complessivo delle persone di minore età che vivono nel nostro Paese.

La fotografia che ci troviamo ad osservare è quella che ritrae una quotidianità in cui le ragazze ed i ragazzi che vivono nel nostro Paese manifestano un malessere diffuso che si esprime in diversi modi, ma riguarda tutte le sfere dell’esistenza e coinvolge le diverse fasce d’età. Pesa la percezione di un futuro incerto: crisi economiche ricorrenti, crescenti disuguaglianze, pandemia, guerre. Nello stesso tempo resta viva in molti bambini e ragazzi, sia la consapevolezza delle sfide che il mondo attraversa, sia la volontà di impegnarsi personalmente e collettivamente per affrontarle. Su queste grandi risorse, di coscienza e di solidarietà, si può e si deve far leva per rendere bambini e ragazzi più protagonisti del loro presente e del loro futuro.

Il lungo isolamento generato dal COVID ha comportato il rarefarsi dei luoghi di incontro ed ha indotto molti giovani e giovanissimi a chiudersi in sé stessi, ricorrendo ad un eccessivo utilizzo dei media. Inoltre, in molte delle nostre città mancano anche punti di riferimento territoriali, luoghi aggregativi aperti, spazi gioco, contesti di socializzazione occasionali e liberi come piazze e cortili.

È quindi necessario e doveroso che gli adulti assumano responsabilità e riconoscano le mancanze dell’attuale sistema per avviare un ripensamento complessivo delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza. Avendo un orizzonte temporale di lungo periodo ed in maniera che ciò coinvolga tutta la comunità educante. Per fare questo è centrale ascoltare le ragazze e i ragazzi, promuoverne il protagonismo e tenere conto delle loro esigenze e della loro opinione per giungere alla piena attuazione dei loro diritti.

Il Gruppo CRC, facendo leva anche sul prossimo appuntamento con il Comitato ONU, intende portare l’attenzione delle istituzioni sulle criticità del nostro sistema, valorizzando i punti di forza che emergono anche delle molteplici esperienze condotte a livello territoriale, per innescare un cambiamento sistematico che veda tutti protagonisti nel farsi carico delle esigenze di una generazione sospesa tra sogni e incertezze.

Il 13° Rapporto CRC è disponibile su: https://gruppocrc.net/wp-content/uploads/2023/11/RAPPORTO-CRC-2023.pdf

Presidio contro la violenza sulle donne!

Oggi 8 settembre saremo in piazza Cavour a Roma per un presidio contro la violenza sulle donne.
ti aspettiamo alle 18:00 per sensibilizzare la comunità verso un cambiamento che estirpi la cultura dello stupro, della violenza e del femminicidio!

Fermiamo le morti per pena!

Care amiche e cari amici,

📅 sabato 16 settembre 2023

📍Piazza Benedetto Cairoli – all’interno dei giardini adiacenti all Ministero di Giustizia

la nostra associazione aderirà alla manifestazione proposta dall’associazione SBARRE DI ZUCCHERO, da Ristretti Orizzonti e la Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia per chiedere che cessino le morti in violazione dei diritti umani.

Ci piacerebbe moltissimo incontravi per essere in tante e tanti con noi quel giorno!

Tutti i dettagli li vedete qui 

Le associazioni aderenti: CS Manifestazione Roma

La Presidente

Giovanna Longo

 

 

 

 

Relazione illustrativa relativa al Rendiconto 5×1000 dell’Irpef relativo Anno 2019 – 2020

Roma, 22 ottobre 2022 

L’Associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini ODV”, fondata nel 1991, promuove campagne d’informazione, attività di formazione, di cultura e iniziative di solidarietà sociale, con particolare attenzione alle persone detenute all’interno delle carceri di Roma. I progetti sono resi possibili anche grazie alla partecipazione a bandi finanziati da Enti Pubblici (Regione e Comune) e fondazioni private.

Dal 1994 si occupa dell’affettività in carcere con le donne detenute nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia. In particolare si prende cura dei bambini della Sezione Nido che vivono fino al compimento del terzo anno di età con le loro mamme dietro alle sbarre.

Obiettivo dell’Associazione è che nessun bambino varchi più la soglia di un carcere. 

L’associazione ha sede in Roma, Via Sant’Angelo in Pescheria n. 35/A, all’interno di locali di proprietà del Comune di Roma – Dipartimento Patrimonio e, ad oggi, siamo in compensazione della quota affitto in quanto creditori di una somma versata anticipatamente.

La Presidente, il Consiglio Direttivo e i soci volontari prestano la loro opera a titolo completamente gratuito, fatta eccezione della persona addetta alla segreteria, unica figura part-time a percepire uno stipendio. Alcuni dei progetti attivi usufruiscono, a volte, della collaborazione esterna di professionisti il cui rapporto economico rientra nell’ambito delle collaborazioni con lettere d’incarico per la realizzazione del progetto.

Il contributo del 5×1000 relativo all’anno 2020-2019, accreditato sul c/c di questa associazione in data 29/10/2021 (per importo pari a € 3.115,12) è stato utilizzato esclusivamente per sostenere i costi di funzionamento dell’associazione e per l’acquisto di prodotti utili al raggiungimento dello scopo sociale. 

Anche l’anno 2021-2022, interessato dal contributo è stato, purtroppo, caratterizzato dalla importante riduzione delle attività all’interno delle carceri in cui l’associazione è impegnata (Rebibbia e Regina Coeli) causata dalla crisi sanitaria in corso e dalla conseguente chiusura, degli istituti penitenziari, all’ingresso di operatori esterni e non solo. Abbiamo partecipato al “Bando Ristori” del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali erogatoci, però, a dicembre del 2022. 

Ciò nonostante l’associazione ha continuato ad impegnarsi nel sostegno economico e di sostegno solidale con le persone maggiormente provate dalla crisi sanitaria: persone detenute e loro familiari.

Inoltre, in collaborazione con la Fondazione Asilo Savoia, con cui é stato sottoscritto un Accordo di Partneriato relativo alle attività di volontariato presso la Casa Famiglia Protetta di Leda, sono state svolte varie attività con i nuclei mamma-bambino lì ospitati. Le donne-madri si trovano presso quella struttura in misura alternativa alla detenzione in carcere.

Il contributo del 5×1000 è stato prevalentemente investito nelle spese indicate alla voce corrispondente al Punto 5 del Modello, perseguendo gli scopi sociali dell’associazione: quello di alleviare, anche solo con piccoli doni, la condizione delle donne e madri detenute insieme ai loro piccoli e di tutte le persone detenute negli istituti penitenziari per adulti presenti nella città di Roma. 

Il restante importo del 5×1000 ricevuto è stato impiegato per le spese alla voce Punto 2 del Modello “Costi di Funzionamento” nelle quali rientrano le utenze e i servizi.

Non sono state fatte erogazioni a favore di altri enti o accantonamenti dell’importo percepito.

La presente relazione sarà consultabile qui di seguito. 

 

La Presidente

Giovanna Long

Relazione

Rendiconto