Casa delle farfalle

Nel weekend abbiamo fatto una bellissima gita con i bambini di CasadiLeda! Siamo andati alla scoperta di uno degli insetti più magici: la farfalla!!! I colori delle loro ali hanno fatto brillare gli occhi dei nostri bimbi! Le parole esperte delle entomologhe li hanno incuriositi e coinvolti. É stata proprio una bella esperienza…e poi viaaa sul prato a giocare!

Ringraziamo ancora una volta la 3Ti Progetti SPA e LacasadelleFarfalle Roma per aver reso possibile questa giornata. 

Uscita al centro ippico

Ieri è stata una giornata speciale! I bambini di Casa di Leda hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza unica in un centro ippico che ci ha accolto a braccia aperte, offrendoci anche una merenda buonissima! È stato un momento magico, pieno di sorrisi e nuovi legami con gli splendidi cavalli. 

Un grazie di cuore al centro ippico Horses and angels e alla 3TI Progetti SPA per aver reso possibile questa esperienza indimenticabile!

Giornata centro ippico 2
Giornata centro ippico 2
Giornata centro ippico 3
Giornata centro ippico 5
Giornata centro ippico 4

Laboratorio di danze popolari

 Dalla metà di novembre 2023, presso la casa circondariale di Rebibbia Femm., abbiamo avviato un progetto di “Danze popolari” che si protrarrà fino a febbraio 2024.

Il corpo è sicuramente una fonte primaria di comunicazione a meno che non sia imbrigliato e quindi impossibilitato a esprimere le possibilità dei suoi linguaggi. Il linguaggio del corpo racconta molto più di quello che possono fare le parole e con la danza si può lavorare sullo schema corporeo e sull’immagine di sé. 

 Attraverso la danza, il corpo può liberarsi dalle proprie meccanizzazioni e permettere di esplorare il proprio mondo interiore e individuare le proprie risorse, i propri desideri attivando un processo di autodeterminazione attraverso la relazione con gli altri.

La proposta di un corso di danze popolari a donne detenute, nasce dal desiderio di promuovere un approccio informale di condivisione, fiducia e avvicinamento a un mondo considerato prevalentemente ostile e di favorire la relazione, il riconoscimento dello spazio proprio e di quello dell’altra come precondizione per potersi esprimere.

Attraverso le tarantelle, declinate a seconda dell’area geografica di provenienza delle donne (“Tammurriata” in Campania; “Pizzica” in Puglia; “Sonu” in Calabria) ma appartenenti alla stessa famiglia, si proporrà un viaggio dal centro al Sud dell’Italia e un viaggio dentro se stesse, per far sì che il corpo, liberato dalle “meccanizzazioni” possa “raccontare” il mondo dentro e fuori dal carcere mantenendo il contatto con la realtà esterna