COMUNICATO STAMPA
Storica risoluzione per il superamento dei “campi rom” approvata dalla Commissione Diritti Umani del Senato. Associazione 21 luglio: «È l’inizio della fine dei “campi nomadi”. Partire da Roma per dare un segnale al Paese»
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Storica risoluzione per il superamento dei “campi rom” approvata dalla Commissione Diritti Umani del Senato. Associazione 21 luglio: «È l’inizio della fine dei “campi nomadi”. Partire da Roma per dare un segnale al Paese»
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Bimbi detenuti in Italia: le ICAM non possono e non devono essere l’unica risposta.
Case Famiglia Protette: adesso è ora di aprirle.
A quattro anni dall’approvazione della legge di riforma delle madri detenute con i figli (8 marzo 2011), sono ancora una quarantina i bambini che vivono con le loro mamme nelle carceri italiane.
Denunciando questa grave violazione dei diritti dell’infanzia Terre des Hommes, assieme all’Associazione A Roma, Insieme e Bambinisenzasbarre, esprimono forte preoccupazione per l’assenza di una politica nazionale realmente funzionale alla risoluzione di questo delicato e urgente problema.
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Approvata dalla Regione Lazio la delibera che istituisce il Tavolo per l’inclusione dei rom. Associazione 21 luglio: «Regione e Comune di Roma intraprendono finalmente la strada senza ritorno della chiusura dei “campi”»
«Quando i bimbi escono fuori dal carcere guardano le nuvole, e il mondo sotto le nuvole, con uno stupore che non smette di intenerirci». A parlare è Gioia Passarelli, presidente dell’associazione Roma insieme-Leda Colombini, che da oltre ventun anni lavora nel carcere romano di Rebibbia con le madri detenute e i loro figli, per fare in modo che quella infanzia non rimanga anche lei imprigionata dietro le sbarre di un istituto di esecuzione penale. Un ventennio dedicato a rendere migliore la vita dei bimbi che le madri detenute portano con sé. Con le attività nel nido di Rebibbia, con i laboratori di musicoterapia e di arte terapia, con i sabati di libertà, quando i piccoli vengono portati fuori dalle mura del carcere.
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