DONACI IL 5X1000

La nostra è un’associazione di Volontariato iscritta al Registro Regionale ai sensi della legge 266/91, pertanto coloro che ne fanno parte non possono ricevere alcun compenso, salvo saltuari collaboratori esterni per progetti e le spese per il compenso mensile della persona addetta alla segreteria.

È, quindi, fondamentale un vostro gesto di solidarietà per la sopravvivenza delle nostre attività di volontariato, rivolte in particolare alle mamme che sono detenute insieme ai loro bimbi e  alle loro bimbe nella Sezione Nido del casa circondariale di Rebibbia Femminile.

CON LA PROSSIMA DICHIARAZIONE DEI REDDITI DONACI IL 5X1000

 

SOSTERRAI COSI’ IL NOSTRO OBIETTIVO

“Nessun bambino varchi più la soglia di un carcere”

 

Per destinarci il 5×1000 metti la tua firma nel riquadro che figura sui modelli di dichiarazione dei redditi CU 2019, 730, Modello Unico, etc., dove trovi scritto: “Sostegno del volontariato e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997”, INDICANDO IL NOSTRO CODICE FISCALE: 96219460589

L’attività di volontariato interno è momentaneamente sospesa fino a fine emergenza Covid-19

“Non possiamo entrare in carcere. È ufficiale. Ogni attività di volontariato interno è momentaneamente sospesa fino a fine emergenza Covid-19”.

Che fare?

A questa domanda avremmo voluto rispondere subito. Avremmo voluto rassicurare, alleggerire, sostenere chi, da dentro, cercava di capire cosa stesse accadendo fuori.  E chi, da fuori, cercava di capire cosa stesse accadendo dentro.

Le attività sono sospese, è vero. Non ci sono – per ora – i sabati di libertà, non ci sono le feste o i colloqui, i laboratori o le aree verdi. Alcune delle madri sono uscite dal carcere insieme ai loro figli, ma altre, a Roma come nel resto d’Italia rimangono recluse. 

Al “che fare”, abbiamo tentato di dare diverse risposte. La prima era quella di rivendicare pubblicamente, oggi più che mai, un principio essenziale: che nessun bambino varchi più la soglia di un carcere. Che nessuna madre debba più vivere l’angoscia di proteggere un figlio in uno spazio ristretto, teso e potenzialmente patogeno. Che la detenzione domiciliare, l’accesso alle pene alternative e alle case -famiglia, diventino opzioni da considerare sempre e non solo quando fuori impazza l’emergenza.

La seconda risposta, più concreta forse, ci è stata suggerita da chi vive la tragedia del carcere pur non essendo recluso: le famiglie delle donne detenute. Molte di queste, infatti, vivono nel Campo Rom di Castel Romano, sulla Pontina. Per chi non lo conosce gli basti sapere che è lontano, molto lontano per chi -a piedi- deve raggiungere una farmacia o un supermercato. E questo, abbiamo imparato, non va d’accordo con la quarantena. Alcune di quelle famiglie hanno preso carta e penna e ci hanno aiutato a capire chi necessitasse di una mano. Da quella lista stropicciata fatta di nomi di bambini, vecchi, uomini e donne che vivono l’emergenza relegati ai margini della città, è nata una piccola catena umana. Volontari, amici, amici di amici, hanno contribuito a raccogliere e portare più di 50 pacchi di generi alimentari a quelle famiglie. 

La terza risposta quindi, alla domanda iniziale, è la seguente: cercare di accorciare le distanze. Che siano tra il carcere e il fuori, che siano tra un campo e la città. 

Madri e bambini oggi nelle carceri ed emergenza coronavirus

Madri e bambini oggi nelle carceri ed emergenza coronavirus

In un comunicato di 9 giorni fa, integralmente riportato da Ristretti Orizzonti
sabato 21 marzo, l’associazione “A Roma Insieme – Leda Colombini” ha richiamato tutti
i soggetti, a vario titolo responsabili, sulla necessità di esercitare il massimo
dell’attenzione sulla realtà carceraria ed in particolare su quella di Rebibbia femminile e
della Sezione Nido, ove sono detenute 10 madri con i loro 10 bambini.

La ragione di ciò è oggi ancora più stringente: la difesa e la tutela prioritaria dei
diritti alla salute e alla dignità di queste persone, del personale penitenziario, delle
operatrici ed operatori ivi impegnati.

Ribadiamo la straordinarietà dell’impegno richiesto, oggi e non domani:
– Assicurare contestualmente tutte le misure che impediscano o riducano al
minimo le possibilità di contagio;
– Rendere operanti ed utilizzabili, da parte delle detenute e dei detenuti, tutti gli
strumenti ed i mezzi di comunicazione telematica, in attesa che i colloqui e le
visite siano al più presto ripristinati;
– Con il massimo rigore nella tempestività, siano accelerate tutte le procedure, già
oggi previste, per assicurare lo sfollamento immediato della condizione detentiva;
– In nome del diritto all’effettività, i provvedimenti da adottare rapidamente, vanno
considerati unitariamente per madri e bambini.

In pari tempo, l’associazione “A Roma Insieme – Leda Colombini” opera, in vista
della prossima conversione in legge del decreto emanato dal Governo, con il preciso
obiettivo di fare avanzare proposte migliorative rispetto a quanto il decreto stesso
dispone.

Decreto giudicato da istituzioni, associazioni, fondazioni e settori di opinione pubblica
(CSM, Camere Penali, Ordine dei Professori Universitari di Diritto Penale e quant’altro)
assolutamente carente e insufficiente.

Associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini” Via Sant’Angelo in Pescheria 35 – 00186 Roma – Italia Tel/Fax +39 06 68136052 – email: aromainsieme@gmail.com – www.aromainsieme.it C.F. 96219460589
Nel comunicato di 9 giorni fa abbiamo, al riguardo, avanzato proposte che
confermiamo interamente.

Dalla tragedia del coronavirus, anche il mondo della giustizia e della pena può uscirne in
modo positivo, guardando al futuro.

Diventa, infatti, ancor più attuale l’obiettivo di ridurre al minimo, sino ad azzerare, la
realtà delle dei madri e bambini che vivono nelle carceri. Ad oggi, in Italia, questa
condizione è vissuta da 53 madri e 59 bambini.

Un appello pressante, quindi, al legislatore: ci sono proposte di legge sul tema, come
quella assegnata alla Commissione Giustizia della Camera – proposta 2298 del 9
dicembre 2019 – che meritano di essere prese in esame, senza indugio.
In giorni come questi, in cui è impossibile per noi volontari e volontarie operare in
rapporto diretto con il carcere ( a tal proposito inviamo un saluto alle madri ed ai loro
bambini detenuti, alle guardie penitenziarie e a tutte le operatrici ed operatori), ci
impegniamo a mantenere e far vivere il rapporto all’esterno con i familiari delle madri e
dei bambini oggi rinchiusi a Rebibbia, comunicando con loro e sostenendoli.
A nome di tutti i volontari e le volontarie di “A Roma, Insieme – Leda Colombini

La Presidente
Roma, 30 Marzo 2020

Giovanna Longo

 

Covid-19 e sostegno alle famiglie delle persone detenute

arissime e carissimi,

sappiamo quanto siano  per tutti difficili questi giorni di emergenza.

Sappiamo, però, quanto queste difficoltà possano avere un peso diverso a seconda delle condizioni di vita che ci si trova ad affrontare.

Nonostante la chiusura delle carceri all’accesso anche dei volontari e delle volontarie, l’associazione continua ad impegnarsi nel sostenere le famiglie delle persone detenute fornendole di generi di prima necessità.

A tale proposito vi chiediamo di aiutarci, contribuendo anche con piccole donazioni che possono essere effettuate attraverso un bonifico bancario, indicando come causale sostegno famiglie ed intestato a:

Associazione “A Roma, Insieme”

BANCA Monte dei Paschi di Siena

AGENZIA N. 7 Via Tuscolana 316 Roma

Codice IBAN: IT 34 X 01030 03207 000002318743

23 Febbraio – Festa del Tesseramento

Care amiche e cari amici,

nuovo anno nuova festa!

Vi aspettiamo, presso la nostra sede in Via Sant’Angelo in Pescheria n. 35/Adomenica 23 febbraio p.v. alle ore 17.00 per la Festa del Tesseramento 2020.

Un’occasione per stare insieme, per conoscerci, rivederci  e rafforzare i nostri legami.

Incontriamoci anche per parlare dell’attuale situazione dell’Associazione e del suo futuro.

Ci sarà un piccolo rinfresco e se qualcun di voi vuole contribuire ne saremo felici 🙂

Ricordiamo, a tutti e tutte coloro che vogliono partecipare alle uscite del sabato con i bimbi della Sezione Nido di Rebibbia, che il tesseramento è necessario ai fini della copertura assicurativa. In assenza della stessa, infatti, non sarà possibile prendervi parte!

Un caro saluto

Ehy…siete benvenuti e benvenute anche insieme ai vostri amici e amiche! 🙂

               La Presidente

           Giovanna Longo