Donne detenute, figli in carcere: al Mémorial de Caen una donna avvocato difende i loro diritti

 

“I bambini non sono detenuti, sono solo figli di detenuti”. A sostenerlo è Daniela Bianchi, giovane avvocatessa, davanti alla platea della “Human rights competition” di Caen, in Normadia, il concorso internazionale che, da 25 anni, permette agli avvocati di tutto il mondo di portare alla luce un caso di violazione dei diritti umani. È la prima italiana ad arrivare finalista e la sua arringa in difesa dei figli di donne detenute, che possono rimanere in cella fino ai 6 anni, ha acceso i riflettori su una realtà di cui in Italia si parla poco. O niente. (…)

leggi tutto l’articolo cliccando qui