COMUNICATOSTAMPA

Roma 5 dicembre 2013

NESSUN BAMBINO VARCHI LA SOGLIA DEL CARCERE

CRESCONO L’IMPEGNO E LA CONSAPEVOLEZZA

Il Senato della Repubblica ha approvato, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia, nella seduta di giovedì 28 novembre scorso un’importante mozione.

Con essa il Senato sollecita il Governo, le parti pubbliche ed i vari soggetti ad un supplemento di impegno e un cambio di passo sulle politiche dedicate all’infanzia ed alla adolescenza.

Tra gli impegni che sono richiesti al Governo, al punto 14 è espressamente detto:

“… a riconoscere i diritti dei bambini e delle bambine figli di madri private della libertà, favorendo il soggiorno con le mamme fuori dalle strutture carcerarie, in case famiglia protette, come previste dalla legge n. 62 del 2011”

Prima della votazione della mozione, la sen. Monica Cirinnà nel suo intervento incentrato sulla condizione delle detenute madri con i loro figli in carcere, ha richiesto che la Ministra Cancellieri riferisca prontamente in Commissione Giustizia.

Mancano poco più di venti giorni all’effettiva entrata in vigore della nuova legge, che indica le case famiglia protette come luoghi alternativi al carcere.

Purtroppo l’emendamento che stanziava un fondo, nel quadro della legge di stabilità, per l’avvio della realizzazione di queste nuove strutture, non è stato approvato.

Negli incontri che l’Associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini” ha avuto in questi giorni con diversi gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, da parte di questi ultimi è stato assunto l’impegno di presentare un emendamento identico a quello presentato al Senato, in occasione dell’approvazione prossima della legge di stabilità.

Il fatto che questi problemi abbiano investito ed investano oggi la politica e le istituzioni rende ancora più consapevole la nostra Associazione, i tanti volontari e realtà del mondo associativo che quotidianamente si misurano con la dura realtà dei bambini dietro le sbarre, del fatto che questa battaglia di civiltà va proseguita e portata a sbocchi positivi.

Il nuovo anno può significare, in coincidenza con l’entrata in vigore della nuova legge sulle detenute madri, un avanzamento effettivo dei diritti dei bambini, oggi ristretti in carcere. L’applicazione della legge, con il concorso dei diversi soggetti istituzionali, sociali e del volontariato, può aprire una stagione che, nella certezza del diritto e della pena, costruisca processi di umanizzazione della pena stessa e dia una speranza a tante donne e bambini.

Ne guadagna la civiltà del paese,

“A Roma, Insieme – Leda Colombini”, non da sola vuole essere parte attiva di questo impegno