Si è concluso con entusiasmo e grande partecipazione il laboratorio di fumetto che, negli scorsi mesi, ha coinvolto alcuni giovani detenuti del carcere di Regina Coeli. Un percorso nato grazie al contributo di tanti sostenitori attraverso una campagna di crowdfunding, e che ha visto i partecipanti impegnarsi con passione nella scoperta del disegno, della narrazione visiva e dell’espressione personale.
Guidati dal fumettista e illustratore Daniele De Sando, i partecipanti hanno mosso i primi passi tra fogli bianchi, matite, righelli e colori, apprendendo nozioni di anatomia e tecniche per dare vita a figure in movimento. Quello che all’inizio erano solo prove e risatine, è presto diventato qualcosa di più profondo: personaggi unici, capaci di raccontare emozioni, vissuti e storie personali.
Tra le illustrazioni finali: un ladro in fuga inseguito dalla polizia, un uomo che si gode un bicchiere di birra, un pappagallo in gabbia terrorizzato da un gatto, un detenuto che sbatte la porta con rabbia. Immagini che raccontano non solo fantasia, ma anche stati d’animo, pensieri, sensazioni.
Perché sì, i corsisti sono giovani detenuti, ma prima di tutto sono persone. Persone con un passato complesso, ma anche con il diritto alla dignità, all’ascolto e alla possibilità di esprimersi.
Un grazie sentito va a chi ha reso possibile tutto questo: ai volontari, agli operatori del carcere e a tutti coloro che hanno creduto nel progetto e lo hanno sostenuto con le proprie donazioni.
E mentre si chiudeva l’ultima giornata di corso, tutto sembrava chiedere attenzione, rispetto, umanità…anche i rumori che accompagnano le giornate all’interno di un carcere!
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