La storia di Leda. Per i diritti di tutti

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Con commozione stasera tornando a casa ho trovato il Calendario dei Diritti, dedicato a Leda Colombini. Leda è scomparsa a dicembre di un anno fa. Morta “sul campo”, dopo un malore che l’ha colpita uscendo dal Carcere di Regina Coeli, perché di carcere e di diritti si occupava da moltissimi anni. I mesi del calendario sono scanditi dalle sue frasi, sulla Resistenza (c’è una sua foto insieme al papà dei fratelli Cervi) sul diritto alla scuola, sulla parità uomo donna. Leda era una bracciante “bambina”, diventata poi protagonista della politica sana della storia del nostro paese. Su di lei Francesco Piva ha scritto Storia di Leda, da bracciante a dirigente di partito (Franco Angeli 2009) Ho avuto la fortuna e il piacere di conoscerla e di frequentarla, grande amica di mia madre. Leda (classe 1929) era concreta, intelligente, determinata e ironica, ma schiva e riservata.

La sua vita è una bella testimonianza per le giovani generazioni. La ricordo con grande piacere nei suoi incontri con i più piccoli, insieme ai Giovani per la Costituzione raccontare la faticosa e entusiasmante storia per il raggiungimento dei diritti “inviolabili”, sanciti dalla nostra Costituzione. Di donne così si dovrebbe parlare e sapere di più.

Leda ormai vent’anni fa aveva fondato A Roma Insieme un’Associazione che ha come obiettivo quello che “nessun bambino varchi più la soglia di un carcere” e da anni i volontari dell’associazione si occupano dei sabati di libertà, perché i bambini possano uscire dalle mura di Rebibbia femminile: “restando in carcere per i primi 3 anni di vita i bambini non sanno neanche cosa sia un prato, e – quando escono – la loro reazione è di rifiuto”, diceva.

Il suo impegno per i bambini, figli delle detenute, tra i più dimenticati (che sono tra l’altro pochissimi in Italia, basterebbe davvero poco per risolvere questo problema) e la sua attenzione perché nessuno resti indietro nel raggiungimento dei diritti è stato prezioso e per fortuna va avanti con tenacia.

Qui per chi fosse interessato a sapere di più di Leda e del lavoro dell’associazione.